Nacque il 4 ottobre 1913 a Collina di
Forni Avoltri.
Prestò servizio militare nel Piemonte Cavalleria dal 1934 al 1936 (27 mesi).
Venne richiamato alle armi nel 1941 e trasferito alla Legione Carabinieri di
Roma. Ebbe un Encomio Solenne per essersi prodigato durante i bombardamenti
inglesi su Milano nell'agosto 1943. Fu congedato nel 1945.
Nel 1952 iniziò l'attività
(Autoservizi Gaier Biagio) di trasporto pubblico locale che collegava le
frazioni del Comune di Forni Avoltri con il capoluogo.
Morì nel 1970 ed i figli (Gino, Luigi, Marcello e Roberto) continuarono l'attività espandendola al trasporto
turistico, inizialmente con gite locali e poi con Tour in tutta Europa per
conto di Agenzie di Viaggio e Tour Operator italiani.
Nel 1978 viene aperta l'agenzia di
viaggio CARNIA EXPRESS che
inizia l'attività di Incoming riempiendo la Carnia (da Sappada a Sella Nevea)
con turisti inglesi.
Negli anni 80 l'attività viene ampliata con l'organizzazione di viaggi di
gruppo e
Tour in pullman in tutta Europa per una clientela internazionale.
Per chi non conosce la storia, qui
un breve riassunto di cosa successe a Milano nell'agosto 1943 da www.storiadimilano.it
Notte tra il 12 e il 13 agosto 1943
(Un terrificante inferno di ferro e fuoco devasta la città di Milano)
Per questa missione il Bomber Command inglese mobilitò tutti gli apparecchi
disponibili.
Su Milano furono inviati addirittura 504
aerei: 321 Lancaster e 183 Halifax. Lo scopo di tale spiegamento
di forze era quello di creare sulla città il cosiddetto vortice di fuoco
(dai comandi inglesi tanto teorizzato quanto realizzato sulle città
tedesche), per annientarla totalmente.
Per questo, tra le 2.000 tonnellate di bombe
trasportate quella notte, vi erano 380.000 spezzoni
incendiari.
L'allarme fu dato alle 0.35 del 13 agosto, con cielo senza nubi. Neppure dieci minuti dopo
iniziò lo sgancio delle bombe e degli spezzoni incendiari, il tutto per
circa un'ora.
La contraerea nulla poté fare. Il centro cittadino fu la zona più colpita,
senza risparmiare però il quartiere Ticinese, Garibaldi, Sempione. Gli
incendi divamparono ovunque, con effetti distruttivi su palazzo Marino, la
Questura, il Commissariato Duomo,
il Castello, la chiesa di San Fedele, Santa Maria delle Grazie (ma non il
Cenacolo "ingessato" nei sacchi di sabbia); il Duomo riportò gravi danni,
così come la Galleria (volta distrutta e facciata delle costruzioni
"raschiate"). Una notte decisamente calda.
Notte tra il 14 e il 15 agosto 1943
Questa volta 140 Lancaster scesero su
Milano alle 0.32 del 15 agosto. In un'ora, sganciarono facilmente le loro bombe, guidati
dagli incendi del precedente attacco che ancora ardevano non domanti. Furono
nuovamente centrati il Castello, il Palazzo Reale, il teatro dal Verme
e il teatro Verdi. Numerose industrie colpite pesantemente. I pochi
cittadino presenti diedero soccorso ai vigili del fuocoe agli uomini UMPA
per fermare la furia devastatrice delle fiamme, ma l'impresa fu rallentata
dalla mancanza d'acqua, causata dalla distruzione delle tubature
dell'acquedotto.
Notte tra il 15 e il 16 agosto
1943
Il terzo attacco del ciclo programmato fece suonare l'allarme alle 0.31del
16 agosto. Non
tutti i 199 Lancaster decollati
dall'Inghilterra questa volta raggiunsero Milano, in una notte per loro poco
fortunata.
Maggior sfortuna toccò comunque alla città: interi quartieri
vennero bombardati.
Segnaliamo solo: Archivio di Stato (enormi perdite cartacee), il Duomo, la
Scala, che ebbe il tetto sfondato (e che sarà ricoperto con tettoie
provvisorie fino all'inizio del lavori di restauro), la Rinascente
(totalmente distrutta, poi demolita perché non recuperabile).